giovedì 27 dicembre 2012

L'inganno



Lampi tuonavano
armati di fulmini.
Erano tagli
nei polmoni
malati del cielo.
Ogni nuvola nera
era un respiro
in meno,
ogni goccia di pioggia
un singhiozzo in più.
La sofferenza
aleggiava,
soffocando il Sole
e stuprando la Luna.
Trombe d’aria
spazzavano via
il vento.
I titani,
riuniti dall’Ombra,
rubavano le stelle
e saccheggiavano
il tempo.
Migliaia di corvi
vegliavano
con occhi di vetro
e migliaia di avvoltoi
attendevano, vigili,
la carcassa.

Solo la Morte
sedeva in pace,
ritta,
su un trono
di ingiustizie
e malattie,
sapendo di
essere la soluzione.
Tuttavia, sorrideva:
non avrebbe lasciato
alcuna carcassa
per gli avvoltoi.

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