giovedì 26 gennaio 2012

Ali di zucchero



Una festa.
Musica alta
da spaccare.
Timpani e mente.
Non un sorriso.
Non una lacrima.
Solo silenzio.
Doloroso. Silenzio.
Esco.
L’aria lì
fa soffocare.
Mi arrampico
tra le radici
di un fragile edificio.
Destinato a crollare.
Salgo sul tetto.
Ammiro Selene.
Ancora una volta.
Stupita
della sua ingenua
eleganza.

Piedi nel vuoto.
Formicaio di macchine.
Sospensione.
Attimi.
Flash.
Equilibrio.

Una birra.
Un paio d’ali.
Un salto.
Un volo.
L’ultimo.
Ali. Illusioni.
Di zucchero
filato.
Non mi sosterranno.
Precipito.
Fluttuo.
E poi…
il buio.
L’asfalto mi avvolge.
Mentre lo allaga
la mia essenza.

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