martedì 31 gennaio 2012

Spl


E' così che lo chiamo.
Oggi smantellano Splinder. In teoria.
Non ne resterà niente più. Solo polvere di parole al vento, di immagini in gabbie di pixel e di suoni in pausa.

Splinder mi ha dato la possibilità di esprimermi al di là di me stessa.
Mi ha regalato persone stupende.
Alcune scrivono ancora e nonostante tutto. Ed è un piacere leggerle.
Altre hanno lasciato morire splinder per non essere più. Almeno per ora. Ma per fortuna le sento ancora.

Dio, se penso alla creazione del mio vecchio blog! Era un regalo.
Per me. Per quello che ero. Per come lo ero.
Già.
Un po' mi manca la me di allora. Ma preferisco la me di adesso, dato che non esiste.
Tutto passa, però. Anche parole, età e respiri. Cambiano.
E quello spazio, quel minuscolo regno in cui il mio stomaco trovava pace, non esiste più. Quando mi sono decisa a fare il redirect, qualcosa è andato storto.
Ho pensato che, in fondo, non volevo davvero tutto di allora.
Non scrivevo più da giugno.
Che senso aveva trasferirmi e basta? No, meglio tentare di rinascere.
E allora si, l'ho fatto.
Ho salvato tutto. Per poi cancellarlo.
Splinder chiude, sparisce, viene smantellato, disintegrato, cancellato, rimosso, dismesso? Bene.
Mi avete avvisata. Non volevo trasferire ricordi che non mi appartengono più.
E così: "Sicuro di voler eliminare il blog?" "Si".
L'ho fatto. E non me ne pento.
Lì stavo soffocando.
Qualche vecchio frammento di luce e tenebre di allora lo riporterò qui, come ho fatto con Pensieri, Ali di zucchero e il racconto Iride d'angelo ribelle (scritto a quattro mani con Il Nemico Utile e ancora in via di sviluppo).
Ma ho bisogno di altro.
Di terra nuova sotto le unghie.
Di respiri profondi e calmi.
Di piccole fratture sotto pelle, che la rendano compatta e lucida all'apparenza.
Mi sono frantumata in mille pezzi di recente. Ed è anche per questo che ho cancellato tutto.
Ho deciso di ripartire con pochi pezzi di me e tenermeli stretti.
Fino a sentirmi sanguinare i palmi delle mani per lasciarli entrare.

Addio Splinder.
L'unica cosa che mi mancherà di te saranno i PVT.



10 commenti:

  1. Pensavo di essere stata l'unica a non usufruire del redirect. Sono troppe le sensazioni, le persone (o personaggi)- errori di valutazione-, i ricordi che vorrei lasciare lì a disintegrarsi e sparire per sempre, così come voglio dimenticare la "me" di allora, il mio vecchio nick, tutto quello in cui ho creduto, spezzando quasi ogni legame, spazzando quasi ogni traccia...straordinariamente sono stata trovata da chi avrei voluto ritrovare.

    B.S.

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    1. Si, è per questo che ho disintegrato tutto. Ed è per questo che l'ho fatto di mio pugno.
      Non è stato facile, non lo è mai. Ma il sollievo arriva.
      E poi si, qualcuno l'ho rintracciato subito chiedendo link, indirizzo e altro. Alcuni li ho ritrovati un po' alla volta. Con l'intuito.
      Ed è una sensazione bellissima ;).

      Un bacio

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  2. Chiude. Sparisce. Viene smantellato.
    Prenditi quei frammenti. Prenditi gli inizi. Prenditi quelle parole. Che non salverò. Te le regalo, portale via con te. Prenditi l'abisso del mio stomaco. Quello che non mi serve più.
    Io non mi aggrappo. Perché io guarisco.

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    1. Sto cercando di guarire. Senza aggrapparmi, non stavolta. Non posso più farlo.
      Ma quelle parole, quegli istanti e quegli inizi restano con me.
      Grazie, Angel, per tutto e di tutto.

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  3. Dolce, amara e meravigliosa. Polvere di fango e amore fra le tue dita.
    Un caro saluto.

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    1. E quella polvere di fango sto cercando di stringerla forte. Per non lasciarne scivolare via neanche un granello.
      Un saluto, dolce, a te.

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  4. stessa scelta..in un clic ho azzerato tutto e sono ripartita. Mi sono accorta che pero le cose belle mi sono rimaste dentro.

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