domenica 12 febbraio 2012

Londra

Londra.
Londra è il profumo di una sigaretta spenta che aleggia ancora nell'aria, impregnandoti i vestiti. Londra è la nebbia dei tuoi pensieri all'ombra di un sole debole. Londra è la pioggia grigia nelle tue tasche vuote e disilluse. Londra è un tramonto avvolto dall'innocenza di una torre stanca di stare in piedi. Londra è la perfezione della National Gallery quando non sai dove andare. Londra è una puttana illuminata dai pub e dai turisti. Londra è un caffè lungo che non sa di niente, ma ti riscalda. Londra è un abbraccio all'alba di un mattino fragile, sotto un cielo calmo. Londra è il ricordo di domande inesistenti su un prato di problemi. Londra è uno scoiattolo che si lascia fotografare prima di andare via. Londra è il silenzio dolce del British Museum quando sta per chiudere. Londra è una serie di strade in penombra che trasudano misteri e segreti. Londra è una felpa dell'Hard Rock Cafè che continui ad indossare nei giorni freddi. Londra è il suono della chitarra di un vagabondo in metropolitana.
Chissà com'eri, Londra, negli anni '80. Chissà com'eri, Londra, quando Peter Murphy descriveva il funerale vampiresco di Bela Lugosi, mentre sussurrava piano, tra una strofa e l'altra, "Undead, undead, undead". Chissà com'eri, Londra, quando quello scheletro bianco e spigoloso si agitava sul palco, inquietandoti con la sua voce. Chissà com'eri, Londra, quella sera del 24 febbraio del 1982.


6 commenti:

  1. Londra è un abbraccio all'alba mentre fuori c'è la nebbia. Londra è lo struggimento tra il volersi lanciare tra le sue braccia e il restare tra altre braccia, avvolti da un piumino a righe blu.

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    1. Londra è la dannata consapevolezza che l'alba lascerà spazio alla pioggia e la nebbia si dissolverà nel nulla. Londra è la convinzione che di quelle braccia resterà solo un ricordo. A bruciare sottopelle.

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    2. Monty Python, tutto il post punk, Madchester, Nick Hornby, Jonathan Coe. Prima ancora di esserci stata, so già che Londra è la mia città di dentro.

      E quel libro di Medina Reyes è un chiodo conficcato nella pancia

      gattaliquirizia

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    3. Londra non è la mia città. E' il mio graffio, la mia anima sporca. Londra è la mia puttana. Ma la difendo con le unghie e i denti.

      La bibbia non riuscivo a smettere di leggerla. E volevo iniziare da capo subito dopo averla finita. Poi ho pensato al fatto che sanguinavo ancora per averla letta la prima volta. Aspetterò un po' e poi la divorerò di nuovo. E mi lascerò divorare a mia volta.

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  2. mi riconosco davvero tanto in queste parole. Ho la stessa visione, grossomodo, di questa città bellissima :)

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